Da poco più di due settimane, siamo entrati nel secondo decennio del Terzo Millennio! Eppure, oggi vi voglio parlare di una realtà che sembra avere – per scelta o per coincidenza – poco a che fare con la frenesia tecnologica che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni del 1900 (oddio! Fa quasi paura dirlo!!!) e, forse anche di più, i primi dieci del 2000!
Il perché di questa scelta di “tediarvi” con un argomento un po’ anacronistico è presto detto: riguarda tutte noi. Il nome dell’argomento è quello di un marchio produttore di filati che ormai gran parte di voi avranno imparato a conoscere:
Appleton.
A questo nome fa capo uno dei più rinomati produttori di filati di lana che esista sul mercato: le loro lane sono utilizzate praticamente a ogni latitudine, per i ricami più preziosi, come quelli
firmati da Beth Russell, che vendiamo anche noi.
Parliamo di lane proposte in uno splendido arcobaleno di colori, in matassine e “matassone” a prezzi ragionevoli e con una qualità davvero superiore!
E, fin qui, la parte del titolo “delizia”... E la “croce” dove sta?
La “croce” sta nel fatto che, nonostante la giusta fama - data l’indubbia qualità dei suoi filati di lana, che sono ben felice di ribadire – di
Appleton, stiamo parlando di una società che lavora senza computer, aborrisce qualsiasi tipo di comunicazione via email e fa persino fatica a usare il fax: tanto che, di preferenza, comunica inviando lettere per posta ordinaria!
Lo so: starete strabuzzando gli occhi e pensando “non ci si può credere”!
Eppure è proprio così: quando abbiamo deciso, spinti dalle moltissime richieste che abbiamo sempre ricevuto, di mettere a catalogo questi filati e aggiungere Appleton alla nostra già molto nutrita lista di fornitori, non potevamo certo immaginare che ciò avrebbe implicato tempi di attesa lunghissimi, a trattare con qualcuno esclusivamente via fax o telefono e a ricevere fatture e lettere scritte con la Lettera 36 di Olivetti!!! Ma questo è!
Lo so, suona buffo e, in un certo qual senso, lo è anche di più per noi, che siamo “votati a Internet” per ovvie ragioni! Tuttavia, la parte divertente finisce laddove cominciano le telefonate, le attese, l’obbligo di rispondere ogni giorno a tante di voi che sono in attesa di ricevere il proprio ordine che noi non possiamo spedire, perché mancano le lane
Appleton! Insomma, buffo in certa misura, ancorché tragico, visti i ritmi con cui oggi siamo tutti obbligati a lavorare!
Sia chiaro: abbiamo deciso di parlare di tutto questo con voi certamente non per creare sterili polemiche, o, peggio ancora, con la volontà di sparlare e spettegolare alle spalle di un nostro fornitore, che comunque stimiamo e con il quale vogliamo continuare ad avere il miglior rapporto di lavoro e personale possibile: non è nel nostro stile e credo che tutte voi lo sappiate
Quanto vi sto rivelando, tra il serio e il faceto, ha un unico scopo: sgomberare il campo da ogni possibile, e spiacevole, equivoco sugli inevitabili ritardi che negli ultimi tempi sono stati causati proprio dalla consegna di questi filati!
Ripeto:
Appleton è un’azienda seria, capace di garantire una qualità difficilmente reperibile, in questo secolo di dominio del “Made in China”. Solo che ha scelto di continuare a lavorare come si faceva cinquant’anni fa: è una loro scelta, che non possiamo che rispettare – dato che, forse, anch’essa concorre a mantenere cristallizzato nel tempo un livello di qualità superiore – però, tale scelta ricade immancabilmente sui tempi di evasione dei nostri ordini a loro e di quelli vostri a noi... Perché lavorare artigianalmente in un mondo che va all’altissima velocità della moderna tecnologia significa questo: rinunciare ai tempi brevi, permettendosene di lunghi – talvolta lunghissimi, anche semestrali, nel caso, ad esempio, dei bagni di colore – in nome di una filosofia che, forse, sarà difficile da comprendere per noi, ma che tuttavia – evidentemente – tanto campata in aria non è, vista l’incessante richiesta di questi filati e la soddisfazione di tutte le loro utilizzatrici: ricamatrici moderne, come me e voi, che, una volta tanto, dovranno piegarsi alla logica dell’attesa!
Lo so e comprendo: piegarsi all’inevitabile e aspettare non piace a nessuno!
Però, mettiamola così: spesso, l’attesa aumenta il piacere (lo dico senza malizia, credetemi
) e, almeno questa volta, la nostra attesa non corrisponderà ad un’aspettativa delusa! Parola di una che sta ricamando questo tappeto:
Achantus.
e che è già letteralmente terrorizzata all’idea di dovere, un giorno, metterlo sul pavimento e calpestare, tanto è spettacolare!!!
Ovviamente, sono pronta a rispondere a qualsiasi vostra domanda in proposito e ad accogliere volentieri ogni vostro commento
Un abbraccio a tutte, allora, e... Alla prossima!
PS.: proprio oggi abbiamo ricevuto dall’Inghilterra il nostro nuovo ordine
Appleton... Stiamo (già) provvedendo a caricare tutte le lane e, almeno per alcune di voi, l’attesa è finita!!!
attesa (cipu7346) Fecha de inserción: 21/01/2011
che dire .forse anche i tempi di lavorazione delle loro lane richiedono tempo e pazienza ,per cui preferiscono la lentezza per aver la miglior qualità..per quello che forse non usano la tecnologia,si prendono tutto il tempo....che dire però dei loro materiali bellissimi...li ho usati e i cuscini di morris sono un incanto ciao cinzia
Reply (rore18970) Fecha de inserción: 21/01/2011
Anch'io sono in attesa di un ordine che contiene lane Appleton ed ora, dopo la vostra spiegazione, apprezzo ancora di più questi eccezionali filati.
Se la filosofia aziendale rimane legata alla tradizione, significa più rispetto della qualità del prodotto, a dispetto di tutte le ns. accelerazioni!
Grazie e ... a presto!
roberta
Appleton wool (DeSc44781) Fecha de inserción: 08/06/2012
Aha...now I understand why it is taking so long.I was wondering what happened..well after reading this post,I am reasured and looking forward to receiving my order..
thank you and wishing you a happy weekend,
kind regards,
Desiree