Festa del Ricamo: Jennifer Manefield e Patrizia Girlanda

Due assi del patchwork, a disposizione di tutte le appassionate di questa strabiliante tecnica, ma, soprattutto, di tutte coloro che le si stanno, magari timidamente o un po’ timorosamente, avvicinando.
Loro sono Jennifer Manefield e Patrizia Girlanda, due esperte che arrivano dai due poli opposti della Terra – per davvero: Jennifer è australiana e Patrizia italiana – ma che condividono la passione speciale di creare meraviglie con semplici “pezzetti” di cotoni stampati nelle fantasie più diverse.
Dal 1988, Jennifer risiede in Italia, dove si trasferì per seguire il nostro connazionale che sarebbe poi diventato suo marito (come lei stessa ci ha confessato). Da sempre appassionata di fai-da-te, si avvicina nel 1997 al mondo del patchwork e del quilting, di cui diventa presto esperta, e mettendo nel cassetto la sua laurea in scienze infermieristiche, per dedicarsi completamente a questa attività. Eppure, l’attenzione e la voglia di dedicarsi alle altre persone, che devono essere state alla base della sua scelta di studiare da infermiera professionale, restano evidenti anche in questo suo nuovo lavoro: Jennifer, infatti, sceglie di diffondere l’arte del patchwork attraverso l’insegnamento di questa tecnica e tiene corsi in tutta Italia dove spiega, con dovizia di particolari e un simpaticissimo tocco, tutto personale, i segreti del quilting e della trapuntatura a macchina.
Nel 2007, a coronamento di questa intensa attività d’insegnamento arriva anche la chiamata di uno dei gruppi tessili più forti e conosciuti del settore – l’azienda danese Stof, di cui CasaCenina vende moltissime selezioni di cotonine – che la sceglie come agente di vendita per l’Italia.
Ed è proprio da Verona, a dimostrazione che l’Italia sta diventando sempre più un “Paese di riferimento” per il quilting, che arriva Patrizia Girlanda, giustamente riconosciuta tra le principali esponenti del quilt/patchwork nazionale e tra i membri di spicco dell’associazione di riferimento “Quilt Italia”. Anche Patrizia lavora moltissimo come insegnante di patchwork e, in particolare, ha organizzato centinaia di training specifici su quella che è la sua indiscussa – ma non unica – specialità: la tecnica cosiddetta “a lamelle”, che permette di realizzare pannelli astratti attraversati da strisce di rilievo. Come ogni artista che si rispetti, comunque, Patrizia ha partecipato più volte anche a vari concorsi, con lavori personali, e le sue creazioni sono state anche al centro di vere e proprie mostre personali, come quella organizzata nel 2008 dal Comune di Cembra, in provincia di Trento, dal titolo “Stoffe e Fili”.